ROMA – Il sasso che Angelino Alfano ha lanciato nello stagno sta avendo forti ripercussioni nel mondo politico.
Il ministro dell’Interno ha messo sul tavolo la necessità di eliminare l’art.18 dallo Statuto dei lavoratori, suscitando le reazioni, tra gli altri, della Cgil (“Non è quello che serve”, ha tagliato corto il segretario Camusso) e del ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia, che ha affermato: “L’eventuale riforma dell’articolo 18, o addirittura la sua cancellazione, non è la chiave per creare lavoro”.
Nella giornata di ieri, intervistato da “Millennium”, trasmissione di Raitre, è intervenuto anche il presidente del Consiglio: “E’ solo un totem ideologico – ha affermato Renzi – utile per riempire l’agosto. Noi riscriveremo lo Statuto, e lo faremo pensando alle tutele da dare ai ragazzi che non ne hanno. Piuttosto che di singoli commi – ha concluso – parliamo di come ridare lavoro alle future generazioni”.