Un imprenditore di Atripalda – A.A., queste le sue iniziali – titolare di un esercizio commerciale in pieno centro (una macelleria), domani parteciperà al procedimento davanti al Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Avellino e saprà se i suoi aguzzini saranno rinviati o meno a giudizio.
Vittima di un terribile giro di usura, per l’uomo domani sarà il giorno della verità.
Alla sbarra in quattro. Per loro, il sostituto procuratore della Repubblica, Vincenzo Russo, ha chiesto il rinvio a giudizio. Sarà il Gup Marcello Rotondi a decidere sulla richiesta della Procura. Uno di loro, il principale indagato (G.R. di Montoro), avrebbe già avanzato richiesta di patteggiamento, l’altro invece (G.P. di Avellino) di rito abbreviato.
I quattro sono difesi dagli avvocati Nello Pizza, Marino Capone, Sabatino Fusco e Carmine Danna. La vittima si è costituita parte civile ed è rappresentata dall’avvocato Francesco Pecchia. I “cravattari” non solo costringevano l’imprenditore a pagare imponendo interessi usurari dal 10 al 15% mensili ma una volta lo picchiarono anche brutalmente.