Il prossimo 26 novembre, dalle h. 18.30, nei locali dell’ ex Cinema Eliseo di Avellino, si terrà la presentazione del MOVIMENTO IRPINO ANTIVIOLENZA – MIA – nell’ambito di una manifestazione promossa dall’ Associazione Archeoclub d’Italia, presieduta dalla prof. ssa Ilenia D’Oria, dedicata alla Giornata Internazionale contro la Violenza di Genere.
Detto Movimento vuole dare il suo contributo contro ogni forma di discriminazione e violenza di genere, creando una rete di Donne che intendono lavorare nelle Scuole e nel mondo della Cultura Irpino, per svolgere diverse attività finalizzate ad educare i giovani al rispetto dell’ Altro, impegnandosi per l’ apertura di Consultori efficienti, che siano presenti nelle varie realtà, che nel rispetto della Legge 194, offrano un’ ambiente riservato, in cui ragazzi e ragazze, possano parlare dei loro problemi, legati alla vita affettiva e relazionale, alla sessualità e prevenzione.
MIA nasce dall’ impegno dell’Avvocato, Scrittrice e Giornalista Emanuela Sica, di Rita Nicastro e della Prof.ssa Ilenia D’Oria, che danno così continuità e concretezza al loro lungo impegno nella lotta per la difesa dei Diritti delle Donne e credono, da sempre, che per le Donne esista.. Ancora un Domani!!!
La Convenzione del Consiglio d’ Europa sulla prevenzione e lotta contro la violenza di genere, stipulata ad Istanbul nel 2011, all’ articolo 3 dichiara che: “la violenza di genere è una delle principali forme di violazione dei diritti umani”.
In Italia, i dati ufficiali del Ministero degli Interni, ci dicono che nel 2023, solo nei primi dieci mesi, ci sono già stati 75 brutali Femminicidi, compiuti da coniugi, mariti, ex compagni o giovani fidanzati e che le violenze a scopo sessuale, contro le donne, compiute anche dal branco, sono in aumento esponenziale.
Per noi, ogni donna violata o uccisa, non è un numero, bensì, una vita calpestata, emozioni annullate, famiglie distrutte, orfani, madri e nonni lacerati dal dolore.
Soprattutto, per noi la violenza contro le donne è un grave sopruso dettato da una distorta convinzione che si possa avere il possesso e il dominio sull’Altro.