L’Area Archeologica del teatro Romano di Benevento ospiterà martedi 13 giugno alle ore 17.00 una sintesi della mostra “Wolves Coming” dell’artista cinese Lyu Ruowang in collaborazione con l’Associazione Millevolti e del DoDo Art Museum di Pechino.
Questa aveva già riscosso successo quando venne presentata alla Biennale di Venezia del 2015, poi all’Università di Torino e ancora nel 2019-20 in Piazza Municipio a Napoli; la mostra nella sua struttura d’origine era composta da 100 lupi in ferro del peso di circa 280 chili, ora vedremo una sintesi nel Teatro beneventano di 5 esemplari. Nelle varie esposizioni che negli anni si sono tenute, la mostra ha già mostrato stupore per il suo taglio cinematografico un intermezzo tra la fiaba gotica e il racconto epico, il tutto con ispirazione ad una tragedia cinese.
I lupi di Ruowang rappresentano un pericolo imminente e potenzialmente letale. Un attacco all’arte, alla cultura, ma anche la rivolta di una natura bistrattata. Macchiati qua e là di rosso, vorrebbero avere un aspetto temibile e tuttavia, alcuni assomigliano più a dei cani stupiti. E, infatti, l’installazione delle sculture all’interno del Teatro invita i visitatori ad avvicinarsi, costeggiarle, toccarle e, volendo, usarle come panchine.
Liu Ruowangè un artista i cui lavori sono rappresentati per lo più in “gruppi”, infatti, spiega in un’intervista, che la “collettività” è ciò di cui necessità per riuscire ad esprimersi quando vuole esplorare la relazione tra l’essere umano e l’ambiente, collegandosi anche al fatto che la Cina è da sempre un paese dallo spirito collettivista. Le sue creature sono allegorie e compaiono di fronte ai nostri occhi spoglie del peso sfaccettato della realtà. L’artista cinese riunisce i suoi personaggi in grandi gruppi, evocando immediatamente l’esercito di terracotta, e le loro fattezze richiamano immediatamente la storia dell’arte cinese, ma, a ben vedere anche quella occidentale.
L’artista ha rappresentato, infatti, animali di ogni genere, sia in grandi dipinti dai colori accesi e stridenti, che nelle monumentali sculture bronzee, modellando persino dei dodo; inoltre ha incassato il Premio Nord Art 2022 con la sua scultura Mr. Pinocchio.
La mostra, a cura di Ferdinando Creta e Milot e con la direzione artistica di Giacomo Franzese, resterà visitabile fino al prossimo 1° ottobre.