Per la candidatura della Via Appia patrimonio Unesco, gli ispettori sono venuti a Benevento lunedì scorso, 11 settembre, ma hanno visionato solo l’Arco di Traiano senza effettuare alcun sopralluogo sul tracciato della regina viarum che è pieno di rifiuti e preesistenze storiche abbandonate.
La visita non era stata annunciata alla stampa e neppure ai consiglieri delle costose Commissioni comunali perché dal Comune hanno fatto sapere che bisognava mantenere il segreto per evitare che “saltasse l’ispezione”.
Gli ispettori, però, con un corteo di accompagnatori che certo non poteva passare inosservato, hanno prima incontrato il sindaco Clemente Mastella e poi sono stati accompagnati a visitare l’Arco di Traiano dagli assessori alla Cultura e al Turismo, Antonella Tartaglia Polcini e Attilio Cappa.
Il corteo ha potuto anche constatare che dallo scavo archeologico in corso sull’area dove dovrebbero realizzare il Lapidarium, cioè una baracca simile a quella che pensano di fare sulle strutture romane in piazza Santa Maria, non erano venuti alla luce reperti.
Poi dopo il pranzo in un noto ristorante cittadino, gli ispettori sono ripartiti per Buonalbergo senza neppure uno sguardo al vicino Ponticello romano o al Ponte Valentino attraverso i quali la via Traianea lasciata la città raggiungeva la Puglia.
Gli ispettori torneranno il 19 settembre e quindi il Comune di Benevento ha cominciato a “nascondere la polvere sotto il tappeto”.
Infatti ieri sono cominciati i lavori per tagliare l’erba e gli arbusti, oramai diventati alberi, intorno all’Anfiteatro Romano in via Appia Antica, poco lontano dal Ponte Leproso, da tempo abbandonato. Vedi foto.
E sempre ieri gli archeologici nello scavo vicino all’Arco di Traiano, hanno improvvisamente trovato molti scheletri e strutture antiche ma anche questa notizia non è stata dal Soprintendente, Gennaro Leva, o dagli amministratori e tecnici del Comune di Benevento