Benevento, rinvio a giudizio per la 33enne caudina, scala le graduatorie Ata con un certificato contraffatto.

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La Procura rinvia a giudizio la 33enne caudina sotto accusa per truffa e falso, il Giudice dell’Udienza Preliminare Vincenzo Landolfi ha optato per la messa in prova, ossia la sospensione del procedimento, a seguito della richiesta avanzata dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Isidoro Taddeo, nell’occasione sostituito dalla collega Daniela Martino.

Il tutto rinviato al 10 ottobre, quando sarà pronto il piano, definito dall’ Ufficio esecuzioni penali. L’indagine risale a fatti verificatisi intorno all’aprile e ottobre 2017 ad Airola (BN); ciò avrebbe avuto luogo presso l’Istituto scolastico “De Sanctis” di Moiano con l’abusivo inserimento di dati non veritieri nelle graduatorie di istituto III fascia Ata per il triennio 2017-2019.

La donna avrebbe allegato un certificato di servizio apparentemente sottoscritto dal dirigente dell’istituto professionale paritario “Artusi” di Airola, nel quale si attestava avesse preso servizio, tra il 10 ottobre del 2014 e il 30 giugno del 2017, come docente di ricevimento.

Parliamo di un certificato che si sarebbe poi mostrato contraffatto e che ha indotto in errore prima la scuola capofila “De Sanctis” di Moiano, nell’attribuzione del punteggio per il ruolo di collaboratrice scolastica, poi l’Istituto comprensivo statale “Luigi Vanvitelli”, che aveva assunto a tempo determinato l’imputata dal 1 ottobre del 2020 all’8 aprile del 2021; periodo in cui la giovane avrebbe percepito 9mila 400 euro come “ingiusto profitto”.