Ieri a conclusione della riunione tra Comune, Arpac, Asl, Consorzio ASI per le esalazioni puzzolenti, il sindaco Mastella ha precisato che ancora non sono pronti gli esami eseguiti ultimamente ma hanno già stabilito che non sono nocive le emissioni insopportabili segnalate da molti cittadini.
E’ la stessa storia dell’acqua contaminata da tetracloroetilene: un bicchiere non ti avvelena, ma cosa succede dopo anni? Anche in questo caso se respiri per qualche ora l’aria puzzolente che crea fastidio ai polmoni e fa venire il senso di vomito, non rimani stecchito, ma cosa succede se la respiri per varie settimane?
Non si deve aspettare che l’inquinamento crei problemi molto gravi alla salute della popolazione per intervenire, perché i cittadini hanno il diritto di vivere all’aperto e respirare senza il fastidio della puzza persistente e la preoccupazione di ammalarsi.
Lo stesso sindaco ha poi rivolto un sorprendente appello agli inquinatori: “smettetela altrimenti sarò costretto a prendere provvedimenti”. Quindi ci sono gli inquinatori malandrini ma finora non sono stati individuati.
Eppure, nonostante siano note le aree delle emissioni della puzza insopportabile, il misterioso inquinatore non è stato identificato.E però, da ieri mattina in coincidenza con la riunione tecnica Comune-ARPAC-ASL-Consorzio ASI il fetore si sente molto meno.
Anche oggi, in coincidenza con i sopralluoghi degli Ispettori del Ministero della Cultura sul tracciato dell’Appia Antica la puzza si sente poco.