L’Avellino è più forte anche dell’emergenza infortuni, che ha letteralmente falcidiato il reparto arretrato di mister Pazienza. Basta un tempo per annichilire l’avversario di turno, ovvero il Potenza di mister Colombo, sconfitto con il punteggio di 4 a 1.
Il leitmotiv della partita è chiaro fin dai primi istanti del match, con un Avellino attento ed arrembante in fase offensiva. Al sesto minuto prima chance per i biancoverdi. Tito cambia gioco e trova ottimamente Sgarbi, che prova la botta di destro. Tiro respinto da Gasparini; sulla ribattuta accorre lo stesso Tito, ma la sua conclusione viene stoppata da Monaco.
Al minuto 8 si sblocca il risultato. Splendida l’azione dell’Avellino, che si sviluppa sulla corsia di destra. Ricciardi, servito da Gori, imbuca in area per Varela. Il fantasista uruguaiano alza la testa e serve rasoterra proprio l’attaccante scuola Fiorentina. Il numero 35, con un pregevole tocco di tacco trafigge Gasparini. E’ 1-0 per i padroni di casa.
Al sedicesimo l’Avellino raddoppia, ancora con Gori. Questa volta l’azione si sviluppa sulla fascia mancina, con Tito che trova libero Sgarbi. Quest’ultimo, allargatosi sull’esterno, vede il movimento di Gori e lo serve con un perfetto cross basso. La punta calcia di prima intenzione col sinistro e buca per la seconda volta l’incolpevole estremo difensore potentino. E’ 2-0.
4 minuti dopo è il Potenza ad andare a segno. Sugli sviluppi di un calcio di punizione, l’ex Sbraga trova la sponda per Caturano, il quale deve solo spingere, da un metro, il pallone in porta. Gli ospiti accorciano le distanze, è 2-1.
Al 30esimo minuto allunga l’Avellino. Il 3-1 è firmato da Lorenzo Sgarbi. Ancora protagonista Ricciardi. L’esterno biancoverde, servito da una perfetta verticalizzazione di Casarini, piazza con precisione l’assist per l’accorrente Sgarbi. Praticamente un rigore in movimento per la giovane punta, che deve solo insaccare.
Sullo spegnersi della prima frazione di gara arriva anche il colpo del ko. Sbraga trattiene Sgarbi e l’arbitro assegna il rigore per l’Avellino. Proprio l’attaccante di proprietà del Napoli batte e segna il penalty. Le squadre vanno al riposo sul 4-1
Il secondo tempo vede un fisiologico calo d’intensità. Nei primi minuti è l’Avellino a rendersi pericoloso in un paio di circostanze. Poi vengono fuori gli ospiti. Al 63′ occasione per Caturano che dal limite dell’area prova con il mancino un rasoterra che si spegne di poco alla destra di Ghidotti. Al 74esimo buona trama offensiva del Potenza, che va alla conclusione dal limite con Volpe. Blocca a terra Ghidotti.
Dopo 4 minuti di recupero, il direttore di gara decreta la fine di un match dominato dall’Avellino. Sugli scudi, oltre ai bomber Sgarbi e Gori, autori di una doppietta, e Ricciardi, che mette a referto due assist e una prestazione oltre ogni più rosea aspettativa.
AVELLINO (3-5-2): Ghidotti; Cancellotti, Armellino, Mulè; Ricciardi (71′ Sannipoli), Lores Varela (86′ Tozaj), Palmiero, Casarini (76′ Pezzella), Tito; Sgarbi (76′ Maisto), Gori (71′ Marconi). (All. Pazienza)
POTENZA (4-3-3): Gasparini; Hadziosmanovic, Monaco, Sbraga, Porcino (15′ Verrengia); Schiattarella (46′ Candellori), Prezioso (82′ Steffè), Saporiti; Asencio (71′ Di Grazia), Caturano, Gagliano (46′ Volpe). (All. Colombo)
MARCATORI: 8′ e 16′ Gori, 20′ Caturano (P), 30′ e 46′ pt Sgarbi
AMMONITI: Sbraga (P)
RECUPERO: 3′ p.t, 4′ s.t.