Europa League, a Swansea di positivo c’è solo il pari: al San Paolo tra una settimana

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SWANSEA – Nessuna rete segnata, ma soprattutto nessuna rete subita. Se la qualificazione è ancora apertissima (e anzi, diciamolo, il fattore-San Paolo la fa pendere in favore degli azzurri), il Napoli lo deve ai suoi portieri. Se dopo i primi quarantacinque minuti il migliore in campo è senza ombra di dubbio Rafael per quattro prodigiosi interventi, un campanello d’allarme nello spogliatoio deve suonare. Il Napoli di Benitez, che regala ancora una volta più di una sorpresa nell’undici iniziale, inizia bene ma si spegne dopo neanche dieci minuti. Il pressing alto a tentare di rubare palla agli avversari porta buoni risultati: tre minuti e Callejon, con una rasoiata delle sue in diagonale, va vicinissimo al vantaggio. Al 5’, invece, è Hamsik, con un tiro mancino molto secco, a costringere il portiere avversario in angolo.

Da quel momento è solo Swansea. Una squadra che gioca bene al calcio – non a caso è definita la più spagnola della Premier -, e manovra le azioni sin dalla difesa. Gli azzurri rinculano fin troppo: Henrique e Britos non riescono a tenere sotto controllo Bony, centravanti ivoriano dalla forza fisica straripante. La punta di colore viene incontro e fa sponda per gli inserimenti delle ali: il velocissimo Dyer a destra, che ammattisce Reveillere, e  a sinistra. Solo grazie a Rafael, come detto, il Napoli resta a galla in una prima frazione nella quale non mostra l’aggressività e la lucidità delle serate migliori.

Caratteristiche – l’aggressività, quantomeno – che gli azzurri mostrano nei primissimi minuti della ripresa, quando al posto dell’estremo difensore brasiliano, infortunatosi al ginocchio, entra in campo Pepe Reina. Maggiore compattezza e vicinanza dei reparti, che portano al 3’ Hamsik a poter assistere il movimento ad allargarsi di Higuain, che al volo spara alto sulla traversa. Ma come nel primo tempo, anche la ripresa mostra un fuoco di paglia: lo Swansea, seppur molto meno preciso della prima frazione, mantiene ugualmente il pallino del gioco, sempre facendo leva su Bony. Lo Swansea, tuttavia, non riesce più a manovrare con la scioltezza della prima frazione, ed è spesso costretto al lancio lungo. I padroni di casa perdono il brio e la freschezza atletica della prima parte di gara, ma sospinti dal pubblico provano fino all’ultimo a mettere in difficoltà Reina.

Finisce a reti inviolate, tra una settimana il ruggito del San Paolo potrebbe cambiare tutto.

TABELLINO

Swansea (4-2-3-1): Vorm; Rangel, Chico, Williams, Davies; Canas (26′ st Shelvey), Britton; Routledge, Hernandez (11′ st De Guzman), Dyer (33′ st Emnes); Bony. A disp.: Tremmel, Amat, Taylor, N’gog. All.: Monk

Napoli (4-2-3-1): Rafael (1′ st Reina); Maggio, Britos, Henrique, Reveillere; Inler, Dzemaili; Insigne (29′ st Mertens), Hamsik, Callejon; Higuain (39′ st Pandev). A disp.: Albiol, Ghoulam, Behrami, Zapata. All.: Benitez

Arbitro: Bebek

Marcatori:

Ammoniti:Hernandez, De Guzman (S), Insigne, Maggio, Hamsik (N)