ROMA – Qualcuno l’aveva bollata come semplice provocazione. E invece ieri, parlando al telefono con Montecatini, dove era in corso una manifestazione di Forza Italia, Silvio Berlusconi ha confermato tutto: “Attendo il 10 aprile, la risposta della Corte europea, che auspico sia veloce, per sapere se dovrà andare in carcere, ai domiciliari o ai servizi sociali. Se possibile, sarò felice di essere in campo nelle 5 circoscrizioni che sempre mi hanno dato tra i 600 ed i 700.000 voti ciascuna”.
Ieri era stato Giovanni Toti, suo consigliere politico, ad annunciare la notizia, scatenando le furenti reazioni del Partito democratico: “Non siamo la repubblica delle banane, è incandidabile”, avevano lasciato trapelare dal Nazareno senza mezze misure. Al telefono, ieri Berlusconi ha anche dato disposizioni agli azzurri che lo ascoltavano: il bacino elettorale di riferimento dev’essere quello dei delusi da Grillo. “E’ lì che dovete cercare di recuperare voti”, ha affermato il Cavaliere. “Circa la metà degli elettori 5 Stelle si sono dichiarati non affezionati, molti di loro delusi e qualcuno anche disgustato da coloro che Grillo ha mandato in Parlamento e da come si stanno comportando”. Un attaco, poi, Berlusconi lo ha riservato – senza nominarlo – ad Angelino Alfano: “I piccoli partiti – ha detto – pensano solo agli interessi dei loro piccoli leader”.