PALERMO – Non una bellissima Italia, che ha rischiato finanche di farsi bloccare sul pari dal modestissimo Azerbaigian di Berti Vogts.
Ma un’Italia che, quando il tandem d’attacco Immobile-Zaza non carbura, dimostra di avere soluzioni alternative. Che vengano dalla retroguardia (Chiellini) o dalla panchina (Giovinco) poco importa. In realtà, in questa gara il cento per cento delle marcature è del difensore juventino. Sul tabellino si legge il suo nome in tutte e tre le reti (e le autoreti) messe a segno. Fa tutto Chiellini, insomma. Fa, disfa e rifà.
L’Italia di Conte non esprime il gioco scintillante che aveva tramortito l’Olanda a Bari e la Norvegia a Oslo. Probabilmente, risente della strozzatura nel gioco di Pirlo, asfissiato dalla marcatura a francobollo del dirimpettaio azero. Addirittura, per provare a fargli giocare qualche pallone, il regista si sposta nella posizione di Bonucci, al centro della difesa, con il difensore che per qualche minuto scala a centrocampo. Niente, l’Italia è pressoché bloccata, gli insegnamenti tattici della vecchia volpe tedesca dispongono una squadra piuttosto quadrata, certamente chiusa, poco incline al palleggio e molto alla ripartenza.
La sensazione che la gara possa sbloccarsi da calcio piazzato è confermata dalla zuccata di Chiellini, appunto, su angolo di Pirlo. Palla in rete e Renzo Barbera che esplode. Ma è lo stesso Chiellini, sempre su azione di calcio d’angolo, a trafiggere Buffon e a regalare il pari agli ospiti. Increduli, gli azeri fanno di tutto per provare a mantenere il risultato, chiudendosi di nuovo a riccio. E come ad inizio gara, la sensazione è che su azione difficilmente si possa andare a segno, considerata la poca cattiveria e la scarsa vena realizzativa dell’attacco. E dunque, è ancora una volta Chiellini, e ancora una volta su calcio d’angolo, a scrivere il suo nome nel tabellino alla voce “Maracatori”: gran girata di testa su traversone di Giovinco sugli sviluppi di un altro calcio d’angolo. L’Azerbaigian non può vivere di autoreti, e dunque assume un atteggiamento “tanto peggio tanto meglio”: pensando alla differenza reti, prova a limitare i danni. Gli azzurri provano invece ad affondare il colpo, e l’ingresso di Giovinco, che aveva dato una scossa all’attacco, regala qualche emozione in più. Sua la conclusione dai 18 metri che si stampa sulla traversa, sue molte belle giocate che potevano consentire agli azzurri di rimpinguare il bottino.
Ma niente, la gara termina 2-1: tre punti in cascina, il ruolino di marcia di Conte per il momento non conosce ostacoli.
IL TABELLINO | ITALIA – AZERBAIGIAN 2-1 (1-0)
ITALIA (3-5-2): Buffon, Ranocchia, Bonucci, Chiellini; Darmian (82′ Candreva), Pirlo (73′ Aquilani), Marchisio, Florenzi (78′ Giovinco), De Sciglio, Destro, Immobile. All. Conte.
AZERBAIGIAN (4-2-3-1): Agayev; Guseynov, Sadygov, Amirguliyev (86′ Nazarov), Allahverdyiev; Qirtimov (47′ Ramaldanov), Qarayev; Aliyev, Nazarov, Abdullayev; Dadasov (59′ Huseinov). All. Vogts.
ARBITRO: Gocek (Turchia).
MARCATORI: 44′ Chiellini (I), 76′ aut. Chiellini (I), 82′ Chiellini (I).
AMMONITI: Pirlo, Zaza (I), Dadashov, Sadygov (A).
SPETTATORI: oltre 33mila