Un programma straordinario di investimenti che punti all’efficientamento energetico e alla sicurezza antisismica del patrimonio immobiliare pubblico: è la proposta del presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi. “Vanno riformati e semplificati gli incentivi, prevedendo una durata almeno decennale, come previsto nel PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) – dichiara – ma bisogna puntare ad efficientare e migliorare la sicurezza, dal punto di vista sismico, del patrimonio edilizio pubblico, prioritariamente delle scuole”
“I recenti dati congiunturali che evidenziano una frenata del comparto delle costruzioni con le ovvie conseguenze sull’andamento complessivo dell’economia nel nostro Paese – aggiunge ancora il presidente Lombardi – evidenziano l’urgente necessità di una immediata riforma del sistema delle ristrutturazioni che attivi e promuova gli investimenti privati, istituzionalizzi le incentivazioni strategiche come quelle per l’adeguamento antisismico e l’efficientamento energetico, e nel contempo attivi, appunto, un piano strategico di investimenti mirato sul patrimonio edilizio pubblico”.
Considerazioni che il presidente nazionale di Federcepicostruzioni, rilascia a margine dell’analisi degli ultimi dati Enea legati all’utilizzo del Superbonus 110%, che registrano, per i condomini, il dato più elevato della serie di rilevazioni: 3 miliardi in un solo mese, per oltre 4.400 nuovi cantieri.
I nuovi investimenti risentono dell’annuncio del Governo, che ha chiaramente espresso la volontà di non prorogare il Superbonus nelle sue forme attuali: ciò ha attivato una vera e propria corsa alla fruizione della maxi-agevolazione che, a partire da gennaio, scenderà dal 110% al 70 per cento.
Il report Enea rileva nuovi interventi per 3 miliardi e 65 milioni: nel 2022, per dare un riferimento, la media mensile di investimenti sui condomini è stata di poco inferiore a 1,8 miliardi.
Scatta per il problema del termine di ultimazione dei lavori, fine anno: improponibile o comunque difficile da conseguire in alcuni cantieri. Nei condomini ci sono, infatti, poco meno di 50 miliardi di investimenti avviati e ammessi a detrazione, ma solo il 74,7% di questi è stato realizzato: 37,3 miliardi. Ulteriori 12,7 miliardi di cantieri dovranno completare il loro percorso entro la fine dell’anno, per non perdere lo sconto fiscale del 110 per cento.
Per costruzioni unifamiliari e unità immobiliari indipendenti la situazione invece non registra particolari evidenze. Appena 100 milioni i nuovi investimenti.
Il totale degli investimenti ammessi a detrazione ammonta a 88,2 miliardi di euro e, complessivamente, sono stati aperti cantieri su 430.661 edifici.
I lavori conclusi hanno raggiunto quota 72,5 miliardi e le detrazioni maturate 79,3 miliardi.
“Lo stop al Superbonus – aggiunge ancora il presidente Lombardi – rischia di frenare gli interventi per l’adeguamento antisismico e l’efficientamento energetico degli edifici, contravvenendo, tra l’altro, anche a specifici obblighi comunitari del nostro Paese. Occorre mettere mano al sistema degli incentivi e delle agevolazioni in materia di ristrutturazioni edilizie con l’obiettivo di semplificare il quadro normativo di riferimento, e rendere strutturali le incentivazioni strategiche. Tra queste, in un Paese ad elevato rischio sismico e con un patrimonio immobiliare così vetusto ed energivoro, è imprescindibile sostenere e agevolare in ogni modo investimenti, pubblici e privati, per l’adeguamento degli edifici. Partendo dagli edifici pubblici, prioritariamente dalle scuole”.