ROMA – Carlo Tavecchio è il nuovo presidente della Figc, e subentra a Giancarlo Abete, dimessosi con Cesare Prandelli dopo la disastrosa eliminazione dai Mondiali di Brasile.
Tavecchio, contestatissimo dopo alcun frasi ritenute razziste, ha ottenuto in terzo scrutinio il 63,18% dei suffragi. Il rivale Demetrio Albertini si è invece fermato al 34%. All’ex centrocampista del Milan e della nazionale non è stato sufficiente l’appoggio dell’Assoxiazione Calciatori, con il presidente Damiano Tommasi che si è da subito schierato in suo favore, dell’Associazione Allenatori, degli arbitri e di buona parte dell’opinione pubblica, che riteneva Tavecchio inadeguato al ruolo per il quale era in corsa.
Rammaricato lo sconfitto, Demetrio Albertini, che parla di “vittoria del corporativismo”.
Il nuovo presidente, 71 anni, che ha beneficiato dell’appoggio delle quattro leghe, deve ora trovare subito un Commissario tecnico alla Nazionale e condurre in porto quelle riforme di cui il mondo del calcio ha assoluta necessità ma che, stante la divisione tra le società, ora sembrano davvero difficili da immaginare.