NAPOLI – L’accusa contestata dalla Procura di Napoli è quella di frode fiscale.
Il destinatario è Fabio Cannavaro, Capitano e simbolo della Nazionale Campione del Mondo a Germania 2006. Insieme a lui, la moglie, un prestanome e un cognato. Alcune imbarcazioni da diporto sono state sottoposte a sigilli, per un valore che si aggira intorno al milione di euro. Inoltre è stato congelato un conto corrente con circa 770mila euro.
Secondo le indagini svolte dalla Guardia di finanza, il calciatore e gli altri indagati avrebbero intestato yacht e prestigiose imbarcazioni ad una società di noleggio. Il tutto per evadere il fisco. I mezzi, infatti, sarebbero stati poi nella piena disponibilità (e nell’effttivo utilizzo) della famiglia Cannavaro. Stqndo alla ricostruzione effettuata dai berretti verdi, ogni mese, da Dubai, capitale degli Emirati Arabi dove Cannavaro ha giocato gli ultimi anni di carriera, l’ex giocatore versava denaro su un conto della Fd Service, società creata con la moglie Daniela Arenoso, anche lei sotto inchiesta. Il denaro veniva utilizzato da un suo commercialista per la gestione della società a cui facevano capo tre barche di lusso.
Ma i versamenti sono proseguitI – ed è questo uno dei perni dell’accusa – anche dopo il passaggio delle quote della società ad un prestanome, il settantaseienne Eugenio Fuccillo. Il passaggio di quote, secondo il Gip Claudio Marcopido, “è avvenuto al solo fine di liquidare la società ed eludere l’azione di accertamento delle imposte da parte del fisco”. La presunta evasione riguarda gli anni dal 2005 al 2010, durante i quali non sarebbero state corrisposte Ires, Iva e Irap. I coniugi Cannavaro, che si dicono sereni, “convinti della correttezza della propria posizione fiscale – affermano i legali Luigi Petrillo e Virgilio Marino –, hanno impugnato il provvedimento di sequestro eseguito ieri”.