ROMA – Che non ci sarebbe stato un ritorno automatico al dialogo pacifico l’avevano detto non più di dodici ore fa. Stamattina, i parlamentari del Movimento Cinque Stelle hanno dato un’accelerata.
Vincenzo Maurizio Santangelo, capogruppo dei senatori grillini, ha annunciato che “il Movimento 5 Stelle ha presentato la messa in stato di accusa del presidente della Repubblica Italiana”. Santangelo ha poi chiesto una sospensione dei lavori per due ore per consentire al gruppo di riunirsi.
Intanto, arrivano reazioni dal mondo politico a quello che è avvenuto ieri sera alla Camera. I grillini proseguono nella loro azione di opposizione ai lavori di Aula e di commissioni. Hanno occupato la commissione Giustizia della Camera e pretendono “le dimissioni della presidente Boldrini (che ieri aveva applicato – per la prima volta da quando è stata inserita nel regolamento di Montecitorio – la cosiddetta tagliola, ndr) e del questore Dambruoso: è inaccettabile che un magistrato colpisca con uno schiaffo un parlamentare”. Luigi Di Maio, vicepresidente pentastellato della Camera, ha scritto su Facebook: “Avevo messo in guardia la presidente Boldrini in questi giorni: se si sopprimono i diritti dell’opposizione, il conflitto si sposta oltre le regole e forse oltre il parlamento”.
Matteo Renzi, dal canto suo, attacca il M5S: “I grillini – afferma – anzichè cercare di lavorare per il bene dell’italia hanno scambiato il Parlamento per una sorta di grande ring, dove bisogna per forza fare ostruzionismo e bloccare la democrazia”.