Il prediabete è una condizione che precede il diabete di tipo 2: nel prediabete la glicemia, il livello di glucosio nel sangue, è maggiore del normale, iperglicemia, ma non è così alta da permettere al medico di diagnosticare il diabete.
Il prediabetico ha un rischio di sviluppare il diabete con un indice di progressione, nei successivi cinque anni, del 50%. I prediabetici inoltre hanno un rischio elevato di malattie renali croniche, di malattia cardiovascolare, e quindi di mortalità precoce.
Lo studio ha coinvolto varie comunità europee ed ha avuto il fine di calcolare la prevalenza dell’intolleranza al glucosio e dell’iperglicemia a digiuno dal 2021 fino al 2045. Si è trattato di paesi piuttosto omogenei per reddito e etnia. La prevalenza globale dell’intolleranza al glucosio nel 2021 era del 9,1% con previsione di un aumento al 10% nel 2045. La prevalenza globale dell’iperglicemia a digiuno nel 2021 era del 5,8%, con previsione di un aumento fino al 6,5% nel 2045.
Si prevede che nel 2045 l’aumento relativo dei casi di prediabete avverrà nei paesi a basso reddito. Sarà necessario incrementare la sorveglianza del prediabete per agire con una politica di prevenzione e di intervento.