Napoli, alla fiera del libro Andrea Pinto presenta “Deserto di sale”

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Si è da poco conclusa la prestigiosa Fiera del libro di Napoli “Rincomincio dai libri” alla quale Andrea Pinto, orgogliosamente di Avellino, ha partecipato con Il Terebinto Edizioni di Ettore Barra (la sua casa editrice, anch’essa avellinese), presentando il suo nuovo libro “Deserto di sale – canzoni e poesie, edizione bilingue.

La fiera si è svolta presso l’Archivio di Stato di Napoli, nel cuore del centro storico della città.  Lo spazio espositivo delle case editrici, tra le quali Il Terebinto Edizioni, hanno riempito gli imponenti spazi del Chiostro dei Marmi, dando vita ad una suggestiva atmosfera letteraria.

Andrea Pinto, scrittore, poeta e cantautore, unico nel suo genere e sicuramente l’unico che alla rinomata Fiera del libro di Napoli ha presentato un vero e proprio “libro in musica”, riuscendo ad unire musica e poesia in modo magistrale e distinguendosi da tutti gli altri autori per la particolarità del suo genere.

Il poeta è stato intervistato presso lo stand della sua casa editrice Il Terebinto Edizioni, spiegando agli ascoltatori il significato del suo libro e le vicissitudini che hanno contribuito alla sua realizzazione.

“Vago in un infinito “Deserto di sale”, e malgrado esso sia incolore e senza vita, cerco di strapparlo alle tenebre, ridefinendo i colori assopiti e sedotti dall’ignoranza e dalla malvagità del mondo” .

Alla fine dell’intervista Andrea Pinto ha letto alcune tra le sue più suggestive poesie.

Riportiamo al di sotto, una delle sue più belle liriche, che dà il titolo al suo libro e che è diventata anche una canzone: Deserto di sale.

Deserto di sale

Perso il battello, incerto avanza

Porta con sé la speranza

Deserto di onde, comincia la danza

E sparso nel tempo, un uomo avanza

Cera di luna, danza di sole

Nei giorni rubati di nero fragore

Vidi già il rosso e scoprii anche il nero

Fiore di loto per sempre essiccato

Cinico passo dal tempo assorbito

Turbine lento mai guarito

 

Avanza… e avverti la distanza

Distanza… che non è più una danza

Colora i fiori, dipingi i colori

Tra vermi e serpenti e ortiche latenti

Nel centro disperso di un nuovo lamento

 

Nero il sigillo, ha perso le ali

E l’anima breve ci ha resi animali

Dispersi e assopiti in questo destino

Con l’aura affogata nel mondo cretino

Ancora una volta un deserto di sale

Un nodo alla gola che fa sempre male

Un sogno che grida e che scompare

Un limite oscuro da superare

 

Avanza… e avverti la distanza

Distanza… che non è più una danza

Colora i fiori, dipingi i colori

Tra vermi e serpenti e ortiche latenti

Nel centro disperso di un nuovo lamento