NEW DEHLI – Un incontro attesissimo, quello andato in scena nelle prime ore (italiane) di stamane con i giornalisti, e che ha avuto come protagonisti i nostri due fucilieri di Marina, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre.
Proprio Latorre, affrontando il tema relativo alla possibile applicazione della Sua Act, la legge antiterrorismo che prevede la pena capitale, ha affermato: “È un’accusa che ci fa molto male non solo come militari, ma anche come genitori e uomini. Come militare professionista italiano che combatte la pirateria, questo mi rammarica molto”. Il riferimento, probabilmente, è alle parole di ieri del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha affermato che “l’approccio deve essere di interesse comune europeo: erano lì in un’azione di contrasto alla pirateria su mandato internazionale”.
“Umanamente – ha poi dichiarato Salvatore Girone, l’altro marò detenuto da due anni in India – siamo molto dispiaciuti per la perdita di due vite umane. Ma non ci sentiamo affatto responsabili perché siamo innocenti”. I due fucilieri hanno poi ringraziato gli italiani “per il sostegno che c’è sempre stato, ma che ora è diventato incontenibile”. Ringraziamenti particolari sono andati al Capo dello Stato (“è una gioia avere il suo pensiero quotidiano, come militari ne siamo riconoscenti”) e al ministro della Difesa Mario Mauro (“perché sottolinea costantemente la nostra innocenza”).
Va ricordato che contro i due fucilieri di Marina non esiste ancora un capo d’imputazione, a due anni dal loro arresto.