NAPOLI – La firma è arrivata ieri sera negli uffici della FilmAuro, a Roma.
Alla presenza di Riccardo Bigon, direttore sportivo del Napoli, e dei procuratori del giocatore, Ottaiano e Andreotti, Lorenzio Insigne e Aurelio De Laurentiis hanno apposto la firma sul prolungamento del contratto del talento di Frattamaggiore, allungandolo di un anno fino al 2019 e raddoppiando l’ingaggio che passa da 650mila euro a oltre 1,2 milioni. Con i bonu (facilmente raggiungibili), però, Insigne arriverà ad una cifra di poco inferiore ai 2 milioni di euro annui.
Un vero passo in avanti nella carriera del ragazzo, che ha sempr sostenuto di voler diventare una bandiera del Napoli e che sta attraversando il periodo più brillante da quando veste la maglia azzurra. La sua gara contro la Roma è stata forse la migliore che si ricordi: scatti brucianti, dribbling ubriacanti, numeri esaltanti, conclusioni velenose e servizi al bacio. La gioia della rete gli è stata negata soltanto da un intervento felino di De Sanctis. Sembra essersi calato alla perfezione nel ruolo che Benitez gli ha affidato, quello di quarto di centrocampo a sinistra, con compiti di difesa e di attacco. Un ruolo sfiancante, che lo costringe ad una corsa continua. Praticamente sempre, non a caso, intorno al 65′ si materializza la staffetta con Dries Mertens, altro talento purissimo che entrando riesce a spaccare le partite.
Sembrano dunque lontani i tempi delle contestazioni del San Paolo e dei gesti di insofferenza da parte del numero 24 azzurro, che sabato è uscito sommerso dagli applausi del pubblico partenopeo. E la firma di ieri sul nuovo contratto rappresenta il suggello di un amore ritrovato, che forse quei fischi di settembre non facevano altro che confermare.