La pandemia delle dipendenze: giovani italiani sempre più protagonisti

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Viviamo in un periodo storico di grande incertezza per il futuro in cui prevale un vuoto di possibilità e di obiettivi. Il clima sociale è molto pesante, carico di preoccupazioni. I giovani ormai vivono il tempo come “ora” e non come “progetto”. Gli ambienti sono sempre più competitivi e il confronto con l’altro innesca un forte senso di frustrazione, che va a inficiare il comportamento e l’umore delle persone, in particolare degli adolescenti.

Le paure dei giovani sono molteplici: il giudizio negativo da parte del gruppo dei pari, di non essere all’altezza dei canoni estetici, del fallimento a scuola e non solo e molto altro ancora.

Questo stato di malessere generale ha indotto le nuove generazioni ad abusare di sostanze che sono da loro percepite come un mezzo per attenuare l’ansia relazionale, vincere il senso di vuoto riguardo il futuro, le insicurezze e il dolore emotivo che soccombe quando accade qualcosa di spiacevole.

Nel nostro Paese, infatti, il 28% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni (quelli che frequentano le scuole superiori, per intendersi) usa o ha usato sostanze stupefacenti: nel 2021 era poco più del 18%. Un incremento che si ritrova, drammaticamente, anche nella fascia di popolazione giovanile che dichiara di aver consumato sostanze illecite negli ultimi 30 giorni, che passa dal 10,9% al 18,3%. La cannabis è la sostanza illegale più utilizzata: circa 600mila (24%) studenti ne hanno fatto uso nel corso del 2022. Oltre 76mila (3,1%) ne riferiscono un uso quasi quotidiano, dato in aumento. Circa il 60% ha avuto il primo contatto con la sostanza fra i 15 e i 17 anni. Aumenta la percentuale di coloro che l’hanno utilizzata per la prima volta a 14 anni o meno, dato che passa dal 27% (2018) al 33% (2022).

Un altro dato preoccupante è che quasi l’11% dei ragazzi consuma psicofarmaci (la percentuale, già in aumento, s’era fermata al 6% l’anno prima), con picchi mai registrati prima del 15% fra le ragazze. E ancora: quasi due milioni di adolescenti (il 78%) sono consumatori di alcol, il 33% dei quali ne fa un uso elevato che li porta o li ha portati all’intossicazione alcolica e, tra i 18-24enni, la quota di quanti si sono ubriacati nell’ultimo anno è circa il 50%. Uno su due, in questo caso tra chi ha già la patente, e presumibilmente guida.

A fronte di questa tendenza, dal punto di vista della salute, si registra così un aumento generale dell’utenza sia dei servizi pubblici sia delle comunità terapeutiche, oltre che un contemporaneo aumento degli accessi al Pronto Soccorso e dei ricoveri dovuti a problematiche droga-correlate. Nel 2022, quasi il 10% degli accessi al Pronto Soccorso direttamente droga-correlati ha riguardato minorenni e circa il 14% 18-24enni.

Dunque, ciò che stiamo vivendo è una vera e propria pandemia delle dipendenze che vede sempre più giovani disorientati come protagonisti. Pertanto, è necessario riflettere a lungo sulle risposte degli adolescenti e capire cosa ci sia realmente a monte di ogni tipo di consumo.