Mose, la Camera vota per l’arresto di Galan. Forza Italia: Una barbarie

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ROMA – La Camera de deputati ha detto sì all’arresto di Giancarlo Galan, indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti relativi al Mose di Venezia.

395 i sì, 138 i no e 2 gli astenuti: questi i numeri che Montecitorio ha espresso in relazione alla richiesta d’arresto dell’ex governatore del Veneto, avanzata dalla Procura di Venezia. A favore Lega, Sel, LeD, Pd, Pi, Scelta Civica e M5s. Contrari Fi, Ncd, Maie e Psi. In mattinata era stata respinta la richiesta avanzata da Forza Italia di rinviare per la terza volta il voto. Il capogruppo Renato Brunetta avanzato la proposta di rinvio per consentire allo stesso Galan di “essere presente alla discussione sulla autorizzazione sulla sua custodia in carcere”.

Galan è attualmente ricoverato presso l’ospedale di Este e si è detto totalmente estraneo ai fatti. In virtù delle sue condizioni di salute, Forza Italia ha parlato senza mezzi termini di “vera e propria barbarie”. I legali di Galan, gli avvocati Antonio Franchini e Nicolò Ghedini, presenteranno richiesta di arresti domiciliari.