Pietradefusi, ecco la prima unione civile tra due “sposi” dello stesso sesso

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Non è di certo la prima celebrazione in Irpinia ma è, senza alcun dubbio, la prima unione civile tra due “sposi” dello stesso sesso che ha avuto luogo nel comune di Pietradefusi.

Una tappa storica per il grazioso paesino della Media Valle del Calore ma anche un piccolo passo verso la modernità e, meglio, verso la normalizzazione di un modello familiare che trova nell’opinione pubblica tanti apprezzamenti quanto, ancora, sacche di disapprovazione di chi non riesce ad accettare che due persone dello stesso sesso possano provare sentimenti profondi e reciproci identici  a due persone di sesso diverso.

“L’amore sboccia tra le persone, non tra i sessi”. Inizia cosi il post, immediatamente pubblicato, sulla pagina ufficiale del Comune di Pietradefusi dopo le nozze celebrate dal primo cittadino, Nino Musto, in una sala dell’antica Torre Aragonese stracolma di familiari ed amici della coppia ma anche di amministratori che, in questo modo, hanno valuto far sentire il proprio calore a chi ha avuto il coraggio e la capacità di mostrare i propri sentimenti. “Nella giornata della memoria – conclude lo stesso post – grazie ai nostri due amici, nel paese che ha posto le basi culturali di Giovanni Palatucci, l’eroe di Dachau, forse si è compiuto un cammino: il cammino della luce che illumina le menti degli uomini liberi”.

Da parte mia e di tutta la redazione de La Nostra Voce i più sinceri auguri ai due innamorati. Pietradefusi scrive oggi una pagina di diritto costituzionale, laicità e soprattutto di affermazione del fatto che tutti i cittadini sono diversi, ma uguali. Chapeau!