ROMA – Che Forza Italia non stia attraversando il miglior periodo della sua storia è di dominio pubblico. Silvio Berlusconi, costretto al San Raffaele da un’infiammazione al ginocchio, attende con ansia estrema il pronunciamento del Tribunale di sorveglianza, che deciderà in merito agli arresti domiciliari o all’assistenza sociale.
E’ di ieri sera, intanto, un dialogo fuorionda, pubblicato in esclusiva da Repubblica.it, tra Mariastella Gelmini e Giovanni Toti, che certificano come lo stesso Berlusconi si sia messo in un vicolo cieco, accettando il patto sulle riforme di Matteo Renzi. Ecco la trascrizione del colloquio tra i due:
G. “Come sta il Cavaliere, sta bene?”
T. “Sì”
G. “Meglio così… è parcheggiato”
T. “Gli fa male dietro il ginocchio, non cammina”
G. “Ah sì?”
T. “E’ con le stampelle, ma siccome non ha tanta forza…”
G. “…Non si tira su…”
T. “Il resto no. Sta uguale. Non sa cosa fare con Renzi”
G. “Eh, lo so”
T. “Perchè ha capito che sto abbraccio mortale ci sta distruggendo, ma non sa come sganciarsi. Poi è angosciato per il 10″
G. “Eh certo”
T. “Una della Stampa di Torino mi ha detto che non gli danno un cazzo, neanche gli assistenti sociali. Gli dicono: vada a casa, stia lì, e non rompa i coglioni”
G. “Sì, è un consiglio perfetto”.