COLLE SANNITA- Su convocazione dei coordinatori e consiglieri di minoranza del comune di San Marco dei Cavoti Domenico Costanzo e Valentino Castello, nei giorni passati si sono riuniti presso la sala consiliare del comune di Colle Sannita, gli enti aderenti al Protocollo d’Intenti a difesa del territorio locale interessato dall’attività della Delta Energy Ltd, azienda specializzata nell’attività estrattiva petrolifera.
I due consiglieri si sono soffermati sulla necessità di continuare la battaglia con il colosso multinazionale per cercare in tutti i modi di salvaguardare l’ambiente e il territorio dei comuni interessati dalle trivellazioni, ma Costanzo e Castello sono dispiaciuti e amareggiati del fatto che “ la battaglia intrapresa a livello giuridico-amministrativo, con la proposizione di diffide e ricorsi, si è spostata sullo scenario dello scontro interistituzionale tra gli stessi Enti interessati”. Il rammarico dei due coordinatori, è rivolto a quelle “istituzioni locali, che nonostante interessate territorialmente dalla questione “trivellazioni” e sebbene inizialmente aderenti al Protocollo d’Intenti, non hanno assunto un ruolo fattivo riguardo le problematiche che riguardano le municipalità promotrici”.
Intanto, le azioni promosse contro il progetto di trivellazioni “Pietra Spaccata”, hanno visto comunque la partecipazione attiva e il sostegno personale di sindaci, tecnici comunali e società civile, che si sono fatte carico personalmente dei costi derivanti da dette attività; inoltre la questione “Pietra Spaccata”, dopo essere stata sottoposta all’attenzione nazionale, tramite il ricorso al Capo dello Stato, è stata ultimata definitivamente attraverso il ricorso al difensore civico regionale.
Un altro problema all’orizzonte è rappresentato dal progetto “Case Capozzi”, che prevede delle ulteriori trivellazioni, stavolta in un’area più ampia, che interesserà anche la provincia di Avellino. Dunque, secondo i due consiglieri e lo Studio Legale Giordano di San Giorgio La Molara, interessato alla tutela dei territori presi di mira dal progetto “Case Capozzi”, “c’è bisogno di adottare delle nuove attività sia di carattere tecnico che di rilievo giuridico, cercando di esperire dei rimedi opportuni al fine di evitare l’adozioni di provvedimenti autorizzativi regionali che possano consentire le trivellazioni”. Per questo, saranno interessati alla vicenda gli stessi tecnici comunali che hanno offerto le loro consulenze per il progetto “Pietra Spaccata”.
Infine, i consiglieri Costanzo e Castello, ritornano sulla mancata partecipazione attiva e fattiva di alcuni esponenti istituzionali locali, e auspicano che prossimamente ci possa essere una più completa collaborazione interistituzionale, per il bene dei territori interessati dalle possibili trivellazioni petrolifere.