La conferenza stampa convocata per ieri presso la saletta stampa della Camera dei Deputati, in cui la Rete Salviamo l’Allevamento di territorio e il Forum per il Piano Partecipato avrebbero presentato ai Parlamentari ed al Governo il Dossier sulla verità dei numeri e delle ragioni del fallimento dei piani di eradicazione della Regione Campania e in tutto il Sud Italia, sfortunatamente non si è potuta tenere a causa del protrarsi dei lavori d’aula che ha obbligato i Deputati alla presenza per il voto.
La Consegna del dossier è solo rimandata di qualche giorno (in funzione di un nuovo appuntamento che sarà fissato nelle prossime ore in ragione delle disponibilità della Sala Stampa e dell’agenda dei parlamentari) e sarà, quella. l’occasione per divulgare i documenti che dimostrano come, al di là delle dichiarazioni propagandistiche dei giorni scorsi, il Piano di gestione della BRC e della TBC in Regione Campania adottato con la delibera 104/22 e imposto dal Presidente De Luca manu Militari con la nomina di Luigi Cortellessa alla sua attuazione, stia fallendo (come hanno fallito tutti quelli messi in campo dopo che, al contrario, la BRC e la TBC in provincia di Caserta erano già stati risolti con la nomina del Commissario ad opera del Governo Nazionale fra il 2007 e il 2011.
Nonostante il rinvio, la delegazione degli allevatori ha incontrato diversi parlamentari cui ha anticipato i contenuti del dossier e gli obiettivi e le iniziative che la Rete (presente in tutte le Regioni in cui i problemi della BRC e della TBC non si sono ancora risolti) sta avviando le iniziative.
I parlamentari incontrati hanno (Francesco Mari, Gianluca Cantalamessa, Luigi Nave, Giampiero Zinzi e Marco Cerreto ma contatti ci sono stati anche con La Senatrice Camusso) hanno confermato il loro impegno dando conto delle attività in corso per risolvere positivamente una crisi che si trascina da troppo tempo ed hanno consegnato agli allevatori una lettera firmata da dieci parlamentari di diverse forze politiche cui si è aggiunto in giornata anche il Senatore Gianluca Cantalamessa) con cui si richiama il Governo a mettere in campo le iniziative che sono state annunciate nei mesi scorsi.
Sono undici ie firme degli eletti in Campania (on.le Marco Cerreto – FdI; Sen. Domenico Matera – Fdi; Sen. Sergio Rastrelli – FdI; on.le Francesco Mari – verdi sinistra italiana; Sen. Luigi Nave – M5S; on.le Alessandro Caramiello – M5S; Sen. Susanna Camusso – PD; on.le Francesco Rubano – Forza Italia; Sen. Giovanna Petrenga – Gruppo Civici d’Italia – Noi Moderati – MAIE; on.le Giampiero Zinzi – lega; Sen. Gianluca Cantalamessa – Lega) che si sono rivolti direttamente al Governo per chiedere un atto forte di discontinuità con la gestione fallimentare del passato,
“Un documenro importante quello ricevuto oggi dai parlamentari che si aggiunge all’Ordine del Giorno presentato dal Presidente della Commissione competente al Senato, Sen. Luca De Carlo, e altri e votato all’unanimità da tutti i senatori nel mese di febbraio scorso che, evidentemente, tracciano una linea su cui il Governo ora è chiamato ad avviare una fase nuova”.
In attesa di poter annunciare la nuova data dell’evento al Parlamento, Gianni Fabbris, a nome della Rete Salviamo l’Allevamento di territorio e del Forum per il Piano Partecipato, ha intanto illustrato ai parlamentari i contenuti della Campagna di informazione e mobilitazione nazionale che si avvia nei prossimi giorni dalla Sicilia (primo appuntamento giovedi 12 ottobre) e che ha come obiettivo quello di chiedere al Ministro della Salute, on.le Schillaci, ed al Presidente del Consiglio, on.le Giorgia Meloni, di intervenire con urgenza per affrontare il fallimento dei Piani di eradicazione della BRC e della TBC nelle aree dove da decenni continuano a provocare danni mettendo a rischio la salute della collettività e colpendo gli allevatori, il territorio e gli animali.
Sono 5 le regioni con 15 province in cui (nonostante l’enorme spreco di risorse pubbliche e i granhdi sacrifici degli allevatori) a decenni di distanza non si risolve la Brucellosi e sono dieci le Regioni con 25 province dove permane la TBC.
Curiosamente tutte nel centro Sud Italia. Un vero scandalo che relega l’Italia al ludibrio della comunità internazionale che, al contrario, ha risolto in tutta Europa largamente i problemi. Una situazione che il Governo non può più non affrontare come del resto i parlamentari di questa legislatura stanno indicando e come il Movimento e tanta parte del pensiero scientifico indipendente e non compromesso dalla gestione dei finanziamenti e dei Piani fallimentari indica.
Giovedì 12 in Sicilia prenderà avvio la Campagna Nazionale per sostenere le richieste dei parlamentari che fin qui hanno avuto la coerenza e l’onestà di indicare la via: Commissariamento Nazionale subito con la delega di affrontare e riprogrammare la soluzione dei problemi in tutte le aree ancora non indenni (particolarmente in Sicilia, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria)
A fondamento della campagna i due atti prodotti dai parlamentari su cui si avvieranno iniziative in tutte le regioni coinvolte: l’Ordine del giono approvato all’unanimità dal Senato e la lettera firmata dai parlamentari campani.