ROMA – La frase che pronunciò quando venne fuori tutta questa storia fece scalpore e fece sorridere praticamente tutti.
Una casa comprata “a propria insaputa”, infatti, la vorrebbero tutti. Claudio Scajola, ex ministro dell’Interno e della Funzione Pubblica, a quanto pare l’ha avuta. E’ stato infatti assolto “perché il fatto non sussiste” dal Tribunale di Roma (l’accusa aveva chiesto tre anni per finanziamento illecito), per l’acquisto di un appartamento nella Capitale con vista Colosseo. La casa fu pagata per una parte da Scajola stesso (700mila euro) e per il resto (un milione e centomila euro) da qualcun altro. A sua insaputa, appunto.
Eleonora Santolini, giudice del tribunale di Roma, ha letto la sentenza che ha posto fine ad una storia che andava dal 2010, quando Scajola fu costretto a lasciare gli Interni per potersi difendere. “Mi sono reso conto – afferma oggi – che qualsiasi cosa dicessi per difendermi non risultava credibile, anche se era la verità”. Scajola ha poi sentito al telefono Berlusconi, al quale ha confidato: “La sentenza del giudice assume ancora maggiore forza se si considera che questo processo non doveva iniziare per prescrizione”. E rivolgendosi ai giornalisti: “Spero mi venga restituita la credibilità politica”.