Quest’anno la tradizionale festa di Ospedaletto d’Alpinolo – “’A Juta a Montevergine” – arriva alla sua 25ª edizione, un evento storico che vedrà di nuovo la direzione artistica della poliedrica artista Fiorenza Calogero.
Musica, cultura, tradizione e devozione, è il mondo popolare a mantenere il filo rosso che lega queste festività, motivo che spinge la direttrice artistica Fiorenza Calogero – da sempre custode e testimone delle antiche tradizioni popolari – a riunire i riti delle Sette Madonne nel piccolo borgo irpino, alle pendici di Montevergine. Questo attesissimo anniversario della Juta sarà una celebrazione unica, un incontro di popoli, un racconto affascinante, di grande impatto storico e antropologico, una “sorellanza” che – secondo gli studiosi – rappresenta un richiamo al paganesimo, da cui traggono origine i culti e le tradizioni legate ai territori stabiesi, avellinesi, salernitani, agro nocerino sarnesi, napoletani e vesuviani.
Ad Ospedaletto si incontreranno queste Madonne scure, con volti popolani e allo stesso tempo regali, immagini dipinte o sculture antiche. Sono Madonne che sanguinano, che salvano pescatori o che proteggono la montagna, sono Mamme, tutte legate all’unica grande Madre Terra, generatrice di frutti benefici, in un ciclo di rigenerazione e rinascita che tradizionalmente si esprime nella danza della tammurriata, ritenuta ben augurante e propiziatoria. Ogni Madonna ha la sua tammurriata, ognuna ha un ritmo diverso, battuto sui tamburi per mettere in fuga le avversità e risvegliare la natura.