Benevento, inaspettata scarcerazione dell’ imprenditore santagatese Izzo senza rinvio.

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Stupisce la decisione di scarcerazione della Suprema Corte per il 55enne arrestato a fine gennaio, facciamo riferimento all’imprenditore campano Izzo Giovanni (Avv. Giusida Sanseverino), residente a S. Agata dè Goti; Costui, titolare di una società operante nel settore dei trasporti e dello stoccaggio dei rifiuti, nello scorso mese di gennaio era stato arrestato nella maxi inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, denominata “Operazione Olimpo”. Quest’ultima sfociata nell’esecuzione di 56 misure cautelari e nel sequestro di beni per circa 250 milioni di euro nel settore turistico-alberghiero di Vibo Valentia. Parliamo di numeri importanti: settantotto gli indagati per reati di associazione a delinquere, riciclaggio, ricettazione, violazione di norme tributarie ed altro.

Secondo quanto esposto dagli inquirenti, il territorio di Vibo Valentia era stato scelto come terminal di mezzi pesanti, camion, escavatori rubati, che venivano poi immessi nei circuiti clandestini che consentivano di alienare i mezzi rubati all’estero, in particolare verso Malta. Izzo, in particolare, era stato coinvolto come presunto affiliato all’associazione per un escavatore.

Nonostante le numerose intercettazioni telefoniche e ambientali, le argomentazioni contenute nel ricorso esposto dall’avv. Giusida Sanseverino hanno fatto crollare le motivazioni addotte sia dal Gip che dal Tribunale  al punto tale da  indurre la Suprema Corte a ritenere che non fosse in alcun modo necessario un nuovo giudizio innanzi ai giudici calabresi.

In aggiunta, per l’imprenditore si apre anche la strada di una interessante richiesta di riparazione per ingiusta detenzione.