NAPOLI – “Siamo in primi in Italia a partire e speriamo di riuscire ad essere i primi che concludono questa grande riforma sulla medicina di base”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, presentando a palazzo Santa Lucia la riforma che riorganizza le cure sanitarie primarie in Campania. Su tutto il territorio regionale saranno costituite circa 250 Unità Complesse per le Cure Primarie. Si tratta di strutture aperte 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana presso le quali opererà il personale medico già in convenzione: i medici di famiglia, i medici della continuità assistenziale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti ambulatoriali.
Presso queste strutture sarà presente anche un ambulatorio infermieristico, altri servizi di primo livello. L’obiettivo sarà quello di eliminare le lunghe attese al pronto soccorso perché i pazienti meno gravi (codici bianchi e verdi meno severi) potranno trovare assistenza presso le UCCP, un’assistenza più immediata, rispetto ai tempi del pronto soccorso.
“I medici di famiglia – ha affermato Caldoro – con questa riforma avranno una forma di ospedale di comunità, un poliambulatorio, dove il cittadino può andare ed evitare l’ospedale”. Il governatore ha sottolineato che questa riforma: “non sarà senza risorse. Previsti alcuni milioni di euro, forse decine, per potenziare questa organizzazione e finanziare anche l’acquisto di macchinari necessari. come riusciamo a finanziare? Perché la regione Campania ha chiuso con un anno di anticipo i propri bilanci in equilibrio, e abbiamo un po’ di ‘avanzo’ quelle risorse in più che ci permetteranno di generare nuovi investimenti”.