ROMA – La telenovela sul voto a Palazzo Madama per la decadenza da senatore di SIlvio Berlusconi si avvicina al suo termine.
La polemica di questi giorni si arricchisce di una nuova puntata, quella sulle modalita della votazione. E il Pdl sembra essere da solo contro tutti. Lega Nord e M5S si sono già espresse in favore del voto palese. Se da parte dei grillini c’era da aspettarselo, la presa di posizione dei leghisti apre una breccia nel centrodestra. “Su questa vicenda – ha affermato Massimo Bitonci – riteniamo che ogni partito debba assumersi in maniera limpida le proprie responsabilità davanti ai cittadini senza sotterfugi o giochi politici”.
Già Udc, Pd e Sel si sono dichiarati contrari al voto segreto, mentre a difendere questa modalità, dalla festa dell’Udc, è Renato Schifani, capogruppo in Senato del Popolo della libertà: “Il regolamento è chiaro e prevede il voto segreto”, ha dichiarato Schifani. che poi ha rincarato la dose su SkyTg 24: “Si è sempre votato con voto segreto – ha ripetuto -, credo che i parlamentari debbano essere lasciati liberi nel segreto dell’urna quando deliberano e votano su argomenti che riguardano la persona. Questo è il nostro regolamento, è stato sempre applicato così, non vedo per quale motivo possa essere modificato”.
Come accennato, anche Sel, Pd e Udc si sono schierati a favore del voto palese: “Il regolamento del Senato prevede voto segreto, su questo è inequivocabile: ma mi auguro che si scelga di votare in modo palese, sarebbe un modo per prendersi le proprie responsabilità”, ha affermato Pierferdinando Casini. Loredana De Petris, espinente di Sel, si richiama invece alla “trasparenza politica e alla civiltà democratica”. Latorre (Pd) si è augurato “che si voti con voto palese, bisogna avere il coraggio delle proprie posizioni, ancor più in passaggio così delicato”.