GAZA – Sette settimane di combattimenti, oltre duemiladuecento morti sul campo.
La tregua, iniziata ieri sera alle 19 (le 18 ora italiana), pare stia reggendo. La notte non ha portato nuovi lanci di razzi da parte palestinese nè attacchi da parte israeliana. A Gaza sembra improvvisamente tornata la vita, con gli sfollati rientrati nelle proprie abitazioni dai rifugi dove avevano trascorso le ultime settimane. L’accordo che ha portato a questa tregua è stato raggiunto grazie alla mediazione egiziana, e prevede un alleggerimento dei blocchi imposti da Israele nel 2006. Il capo della delegazione palestinese al cairo, Azzam al Ahmed, ha indicato che uno dei principali punti dell’intesa è stato “l’apertura dei passaggi per il fabbisogno umanitario e i viveri, per il materiale medico e tutto quello che consentirà di riparare il sistema idrico, elettrico e di telefonia mobile”.
La notizia è stata accolta come una vera e propria vittoria da Hamas, i cui capi sono apparsi in pubblico assieme a quelli della Jihad islamica. “E’ la vittoria della resistenza”, hanno affermato, mentre scene di giubilo andavano in scena nelle strade della Striscia. Da parte sua, Abu Mazen, presidente dell’Anp, ha affermato che l’istituzione da lui presieduta “ha dato il suo benestare ad una tregua duratura e totale”.