ROMA – E’ finita 187 a 180. Soli 7 voti di scarto. Pochi, ma sufficienti per mandare il governo sotto su una questione considerata importantissima dal centrodestra.
L’emendamento il cui primo firmatario era il leghista Gianluca Pini è passato con questo risultato. Si tratta di un emendamento alla legge europea 2013/bis, in discussione a Montecitorio, sulla responsabilità civile dei magistrati. Un esito importante, se si considera che sia il governo che la maggioranza avevano espresso parere contrario. Il voto inapsrisce le sanzioni nei confronti dei giudici, andando a modificare l’articolo 26 della legge.
Non si è fatta attendere la replica dell’Associazione nazionale magistrati, che ha parlato per bocca del presidente, Rodolfo Sabelli: “Un fatto grave – ha commentato Sabelli -, tantopiù in un momento che vede la magistratura fortemente impegnata sul fronte del contrasto alla corruzione nelle istituzioni pubbliche. Questa norma costituisce un grave indebolimento della giurisdizione e vorrebbe reintrodurre ciò che non si riuscì ad approvare nel 2012 – ha concluso Sabelli – cioè un’introduzione dell’azione diretta di responsabilità civile che non ha eguale in nessun ordinamento occidentale e che presenta evidenti profili di incostituzionalità”.
Secondo Pini, firmatario dell’emendamento, “la norma è passata con almeno 80 voti del Pd: prima di sfidare la volontà popolare, invito i democratici a sfidarsi internamente”. Euforia si registra nelle fila di Forza Italia. Per la Santanché “quando il centrodestra trova i contenuti batte anche Renzi”.