GRECI (AV) – Domani, nell’ambito dell’undicesima edizione della manifestazione “Le Idee per Accadia”, al centro della discussione i Borghi autentici d’Italia come attrazione turistica. Tra essi, anche il borgo di Greci. Di seguito, una descrizione del paese irpino di Pasquale Rossi, dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.
“Il centro storico di Greci, sia pur trasformato nell’ultimo quarto del Novecento, propone aspetti e temi di particolare interesse, alcune tracce di storia che possono essere possibili indizi per peculiari studi futuri.
In questo contesto paesaggistico, oltre ai segni ineludibili di una stratificazione architettonica e artistica che è testimonianza del prestigio di un luogo già nobile, si ritrovano anche le impronte di una condizione contemporanea, rappresentata dalla presenza dominante delle pale eoliche per la creazione di energia alternativa.
Nei portali delle case di Greci vi sono preziosi elementi artistici – alla base dei piedritti, all’imposta dell’arco e in chiave di volta – così come emerge chiaramente da un vasto campionario fotografico eseguito in situ. Opere marmoree e vere proprie sculture in pietra da taglio, realizzate da maestranze specializzate che operano sulla base di una tradizione costruttiva
tramandata attraverso generazioni, sono il segno distintivo di una cultura artistica colta e popolare databile tra la metà del Settecento e la fine dell’Ottocento, così come attestano anche iscrizioni e datazioni scolpite nei prospetti degli edifici.
Si tratta di una presenza artistica peculiare, non unica nel territorio, che si integra con una tipologia architettonica che rappresenta una perfetta sintesi – come spesso accade nei centri storici minori dell’Irpinia – del tema della residenza e della vocazione alla produzione rurale.
Questa eccellente e variegata presenza scultorea si ripete nelle parti più antiche del centro storico, a testimonianza di una tradizione nella lavorazione della pietra che, con particolari varianti e simbolismi, può rappresentare un tema naturale di valorizzazione storico-architettonica e del relativo contesto territoriale.
Un’area di vitale importanza che, per la sua particolare posizione geografica, rappresenta altresì un passaggio intermedio dei lontani versanti marittimi, proprio in virtù dei preesistenti e antichi percorsi di collegamento interni”.