ROMA – L’appuntamento oggi è al Senato alle 14 per i primo governo di Matteo Renzi. Il percorso che non si annuncia agevole fa registrare il voto favorevole dei sei senatori che fanno riferimento a Pippo Civati del Partito democratico.
Intanto, il premier che si sottopone all’esame del Senato resta tranquillo tanto che annuncia: “Non temo imboscate dai parlamentari”. In aiuto dell’ex sindaco di Firenze che oggi regge le sorti del Paese Italia anche Pierluigi Bersani che richiama tutti ad un profondo senso si responsabilità.
Ma a poche ore dal giuramento del nuovo esecutivo si è registrata ieri la prima polemica. Graziano Delrio, il sottosegretario di Matteo Renzi, a Lucia Annunziata ha che il governo non punterà sulla patrimoniale e che “Non c’è intenzione di sforare il tetto del 3% debito-Pil. Se una signora anziana ha messo da parte 100 mila euro in Bot non credo che se le togli 25 o 30 euro ne avrà problemi di salute. Vediamo”. Un annuncio che ha scatenato immediatamente le critiche di Forza Italia e degli alleati del Nuovo centrodestra, ma anche della Cgil. Palazzo Chigi però ha chiarito: “Non è prevista né ci sarà alcuna nuova tassa. L’orizzonte del governo è quello di una riduzione della pressione fiscale attraverso una rimodulazione delle rendite finanziarie e delle tasse sul lavoro”.