Il Premio speciale “Bruno Zevi” per la diffusione della cultura architettonica e la comunicazione è stato assegnato al “Maggio dell’Architettura” in occasione della cerimonia della Premiazione nazionale di “InArchitettura 2023”.
Un riconoscimento prestigioso per la rassegna che si proietta già alla diciassettesima edizione del 2024, confermandosi punto di riferimento del dibattito sul futuro dell’architettura e dell’etica professionale, come evidenziato anche dalla commissione scientifica che ha assegnato il Premio.
SiebenArchi (Architetti Urbanisti Designer) nasce con la mission di dare voce alla cultura architettonica, come evidenzia l’architetto Claudio Bozzaotra: «Sono 17 anni che siamo insieme come gruppo fondatore. L’associazione di settore nasce dall’esigenza di porre un argine alla percezione di scollamento, quando si lascia l’università, tra i fondamenti della nostra disciplina e la realtà, dove questi ultimi sembrano essere velocemente dimenticati. Questo ci ha unito e ci porta avanti ancora oggi».
Obiettivo, quindi, celebrare il talento e l’architettura Campana e nazionale. «Come Regione Campania stiamo promuovendo tutte le iniziative volte oggi a qualificare nel modo migliore quella che è una disciplina saliente per la qualità della vita delle nostre città e dei nostri luoghi abitati – afferma l’assessore regionale all’Urbanistica, Bruno Discepolo – Per noi che ha un valore importante, al punto da promuovere una legge rivolta alla qualità delle architetture, che spesso sono decontestualizzate e non in dialogo con il luogo che le accoglie. Noi cerchiamo di favorire un rapporto con i caratteri identitari degli spazi, compatibili con le esigenze di una società e di una comunità che nel frattempo esprimono nuovi bisogni e nuove esigenze abitative, di lavoro e più in generale culturali».
Tra i premiati anche la nuova stazione della metropolitana di Scampia, che ha come committente la Regione Campania.
A fare da scenografia alla consegna del Premio InArchitettura 2023, una location straordinaria, ricca di fascino per il suo carattere di eterna incompiuta, il Palazzo Donn’Anna a Posillipo, edificio monumentale risalente al XVII secolo, oggi sede della Fondazione Ezio De Felice.