La crisi del settore turistico: i dati del Bit – di Elena Montaldi

293

La crisi non lascia scampo a nulla, soprattutto al settore turistico, che è il primo a risentirne. Sono sempre di più gli Italiani che rinunciano alle vacanze o che per risparmiare le prenotano online, prediligendo mete come Anguilla, Republica Domenicana, Seychelles, Thailandia oppure scegliendo un viaggio in Messico, approfittando magari delle offerte last minute.

Ma per capire meglio qual è la situazione andiamo ad analizzare più a fondo i dati del Bit (Borsa italiana del turismo) 2014, emersi il 13 febbraio a Milano durante la 34esima Borsa italiana del turismo, che quest’anno ha ospitato oltre 100 Nazioni, tra cui anche alcune new entry come la Lettonia, il Botswana, l’Armenia e il Nicaragua. Secondo i dati provenienti dall’Osservatorio nazionale, il numero di italiani che hanno fatto almeno un viaggio nel 2013 è calato del 12% rispetto al 2012, ma, al contempo, è aumentato dell‘1,2% il numero di vacanze effettuate, magari più brevi, come city break e weekend lunghi, soprattutto nelle città dell’Est Europa, come ad esempio Budapest, bella e accessibile, ma comunque estera.

Seguono poi le mete esotiche romantiche, anche grazie all’aumento dei matrimoni avvenuto negli ultimi due anni, come dimostrano i dati Istat, che ha dato un forte impulso al mercato dei viaggi di nozze, generando un giro d’affari di ben 4,5 miliardi di euro l’anno. Sono dunque moltissimi i pacchetti dedicati ai viaggi di nozze, alcuni dei quali permettono addirittura di sposarsi nel posto prescelto. In crescita sono poi i viaggi all’interno dell’Italia, che cercano di abbinare il relax marittimo o montanaro alla visita culturale. In aumento quindi i weekend nelle campagne venete, oppure i pacchetti benessere in Puglia, oppure quelli alla riscoperta degli itinerari storici, come ad esempio il tratto toscano della via Francigena.

Anche se in controcorrente con tutto quello che si è detto fino ad ora, è poi in aumento il trend dei viaggi d’avventura, che vede l’Africa come prima meta, soprattutto per quanto riguarda l’Uganda.