NAPOLI – Una doppia sfida dall’esito del tutto incerto, quella tra Porto e Napoli. L’andata, una settimana fa, fu appannaggio dei lusitani, che vinsero di misura con una rete di Jackson Martinez, centravanti a lungo cercato proprio dagli azzurri la scorsa estate.
Ma se le incertezze di questa gara sono tante, l’unica sicurezza la offre, come sempre, il San Paolo. L’impianto di Fuorigrotta si trasformerà, anche stasera, in un’arena tutta azzurra, pronta a soffiare alle spalle dei giocatori di Benitez. Il colpo d’occhio sarà di quelli da mozzare il fiato: 55mila spettatori per ribaltare il risultato dell’andata. Nei giorni scorsi sono stati azzardati paragoni con quel Napoli-Juve di un quarto di secolo fa (15 marzo 1989): ma allora la Coppa Uefa aveva un valore maggiore per le società stesse, oggi tutte proiettate a fagocitare il grande boccone della Champions.
Eppure, una notte al San Paolo offre sempre un’atmosfera magica. Rafa Benitez lo sa, e fa affidamento sul Napoli formato Borussia e su quello formato Arsenal (a proposito: una delegazione di tifosi tedeschi sarà in Curva A per suggellare un gemellaggio con i partenopei) per schiacciare i lusitani. E allora, davanti Reina, dovrebbe esserci la solita linea a 4, ma con qualche incertezza: possibile panchina per Ghoulam, che attraversa un periodo non brillantissimo, a vantaggio di Henrique, che giocherebbe a destra con Reveillere dirottato nuovamente sulla fascia. Centrali Albiol e Fernandez. A centrocampo, dove il Napoli ha già dimostrato di risentire dell’assenza di Jorginho, Behrami affiancherà Inler, mentre alla spalle di Higuain, sicuri del posto sono Callejon e Hamsik, con uno tra Mertens e Insigne a completare la batteria di mezzepunte.
“Partita importante, vero. Ma voglio il secondo posto”. Rafa Benitez cerca di tenere la barra dritta sul reale obiettivo di stagione. Ma quando entri in quello stadio, come fai a pensare di non dare tutto per vincere?