Sabato 17 giugno alle ore 17:30, presso la Sala “Auditorium Vergineo” del Museo del Sannio Benevento, il giornalista Carlo Panella presenterà il libro di Paola Di Lazzaro e Giordana Pallone “Com’è successo”, edizioni Fandango Libri, pubblicato lo scorso mese di novembre. Un saggio che ripercorre la trasformazione della partecipazione pubblica, la metamorfosi del linguaggio politico e in cui le autrici propongono una bussola con la quale orientarsi nella storia e nella comunicazione politica degli ultimi trent’anni del nostro Paese.
Com’è successo che l’essere semplicemente cittadini sia diventato l’unico elemento qualificante per avere responsabilità pubbliche e che “politico” sia diventato nel percepito comune un insulto? Com’è successo che i diritti sociali siano diventati privilegi e la condizione di vulnerabilità una colpa? Queste sono solo alcune delle domande cui Di Lazzaro e Pallone provano a rispondere con una carrellata storica documentatissima e a tratti esilarante dei nuovi termini ed espressioni che negli ultimi anni hanno segnato i dibattiti pubblici e i commenti sui giornali. “Inciucio”, “ribaltone”, “poltrone”, “casta”, “fannulloni” sono solo alcune delle tante parole con cui la lingua della politica ci ha abituato a convivere da un po’ di anni, parole che in maniera circolare passano dal parlamento ai giornali, dalle tv al web, ai cittadini, parole che hanno contributo a creare un sentire comune e che hanno alimentato la messa in discussione dei principi cardine del nostro sistema istituzionale e dei meccanismi della rappresentanza politica. Dal 1994 in poi il libro ricostruisce il costituirsi di questa neolingua e del suo rapporto con la progressiva delegittimazione di ruoli e funzioni sul piano istituzionale, democratico e civile. Inciucio, Sindaco di Italia, Primarie, Casta, Presidente Operaio, Fannulloni sul Divano, Né di destra né di sinistra.
Il saggio si snoda in sette capitoli, ognuno dei quali affronta un particolare spetto dei mutamenti storico-politici degli ultimi trent’anni, senza proporre ricette o soluzioni, ma condividendo, con i lettori, la domanda: “come è successo?”. “Mentre le società diventano decadenti, decade anche il linguaggio. Le parole sono usate per mascherare, non per chiarire. Le parole servono a confondere, cosicché in periodo di elezioni la gente voti solennemente contro i propri stessi interessi.”