FLUMERI (AV) – Anniversario amaro, a Flumeri, per don Peppino Diluiso, che domani festeggia i sessant’anni dall’ordinazione sacerdotale.
Don Peppino, che ha retto la parrocchia dal 1954 al 2011, celebrerà una Messa di Ringraziamento presso il Santuario di Carpignano. Una ricorrenza che avrebbe dovuto accomunare tutta la comunità flumerese nel festeggiare il parroco emerito, ma che invece registra una divisione. Qui va fatto qualche passo indietro fino al 7 febbraio 2012: quel giorno, infatti, l’ex Vescovo della Diocesi di Ariano Irpino e Lacedonia, Giovanni D’Alise, ora Vescovo di Caserta, inflisse contro il parroco un precetto penale in virtù del quale non solo fu proibito a don Peppino di celebrare messa in pubblico, ma anche semplicemente di entrare nelle sei chiese del paese.
Proprio per tale impedimento, il Santuario di Carpignano è stato scelto come luogo per ricordare la ricorrenza. I Padri Mercedari, che reggono la struttura, hanno permesso di celebrare la Messa di Ringraziamento. Come detto, la comunità flumerese registra divisione al proprio interno sulle sorti di don Peppino: in tanti faticano tuttora a comprendere quello che definiscono “un accanimento delle autorità diocesane contro un pastore della Chiesa e, prim’ancora, una persona che ha superato gli ottant’anni”. Si domandano dove sia finito il valore della carità cristiana, cioè il perdono. Altri, invece, si proclamano a favore del precetto penale diramato dal vescovo. Si tratta ovviamente di divisioni che nulla di positivo apportano alla comunità, “evidenziando anzi – affermano taluni – la mancanza di giustizia sociale, che serve a creare un clima pacifico ed operoso”.