Anche le nostre pubblicità, come di consueto, si tingono d’azzurro durante i Mondiali. Ma, ormai, non più solo d’azzurro. Diventano un’esplosione di vivaci colori che celebrano la grande festa del calcio internazionale e dei suoi tifosi, soprattutto se la Nazione ospite è un vulcano di energia come il Brasile. E si caricano di profondi messaggi che esaltano il sano gioco del calcio, quello che abbiamo un po’ tutti dimenticato, che uniscono i tanti tifosi sotto un’unica bandiera, quella del fair play e del puro divertimento.
Proprio come ha fatto su scala internazionale Nike con il suo “The Last Game”, un corto d’animazione della durata di cinque minuti, in cui i grandi campioni come Neymar, Iniesta, Ronaldo, Rooney (per citare alcuni protagonisti) intraprendono la loro battaglia calcistica in uno stadio-arena assediato da una serie di cloni degli stessi giocatori, allo scopo di salvare il mondo del pallone da chi lo priva di anima ed emozioni.
La storia, ovviamente, ha il suo lieto fine con l’invito – #RISKEVERYTHING – a rischiare il tutto per tutto, a giocare con creatività e audacia, nel pallone ma, soprattutto, nella vita. Per questo lo spot innovativo e rivoluzionario di Nike si pone a stendardo dei veri valori di tale sport, proprio quelli essenziali che la nostra società, competitiva e arrivista, ha sostanzialmente rimosso. Così con essa Nike colpisce ancora, facendo impazzire i tanti tifosi di questo sport con soli cinque minuti di grande divertimento.
Meno ricercato, invece, lo spot di Mc Donald’s, zero animazione e storie fantasiose, ma indiscutibilmente sensazionale. Un vero e proprio spettacolo, privo di effetti speciali, ma ricco di imprese da lasciare senza fiato, tutte rigorosamente realizzate con un pallone da calcio e infinita fantasia. Per gli amanti del pallone, dunque, un’esibizione di piccoli talenti e non assicurata.
Ma ce n’è davvero per tutti i gusti in questo Mondiale delle pubblicità. Dai grandi colossi internazionali, come ancora Adidas, fino ad arrivare agli spot che giocano in casa con Moretti, Coca-Cola, Saila, che per l’occasione si sono vestiti con il tricolore, la battaglia delle promotion non ha limiti di costi e di inventiva, divenendo essa stessa spettacolo nel grande spettacolo del gioco del calcio mondiale.