ROMA – Chiamato in causa nel pomeriggio da Grillo, che aveva sottolineato il suo mutismo sulla legge elettorale, Enrico Letta fa sentire il proprio pensiero.
Dagli studi di La7, ospite di Lilli Gruber in Otto e Mezzo, il presidente del Consiglio spazia dai rapporti con Renzi, alla situiazione economica fino, appunto, alla legge elettorale, ma non parla della questione sollevata da Grillo, e cioè di una riforma fatta per spazzare via i pentastellati. Si dice d’accordo con il pensiero di Renzi in materia di modifica della elezione dei parlamentari, ma aggiunge: “Con un accordo largo si può provare a coinvolgere maggiormente i cittadini”. Tradotto: le preferenze andrebbero ripristinate. “E bisogna lavorare per avere una nuova legge prima delle europee”. Quanto al rapporto con Renzi, Letta afferma: “E’ evidente, abbiamo due caratteri diversi. Lui ha una grande forza come capo del Pd. Non abbiamo bisogno di entrare in contrasto, ma di risolvere i problemi dell’Italia, e su questo verterà il nostro rapporto: il resto – dice – è normale dialettica politica”.
Si dice ottimista sul futuro dell’esecutivo – “di mesi di governo ce ne saranno altri” -, e ne difende l’operato: “Di sicuro, 40mila persone si ricorderanno di noi: si tratta di chi ha avuto delle risposte e trovato lavoro grazie agli incentivi varati dal governo. Di certo, però, c’è una crisi profondissima che ha stravolto nel profondo la realtà sociale del Paese”.