Antitrust multa Roche e Novartis: Cartello per dividersi il mercato dei farmaci

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ROMA – Avastin e Lucentis sono due farmaci dallo stesso principio attivo ma dai prezzi molto diversi. Il primo è sotto marchio Roche, il secondo viene prodotto da Novartis.

L’Antitrust, come riportato da Repubblica.it, ha comminato stamane una maximulta alle due multinazionali del farmaco, accusate di essersi accordate per dividersi il mercato. La sanzione da parte dell’organo italiano è di 180 milioni di euro: 92 alla Novartis e 88 alla Roche. Avastin viene utilizzato per la cura di alcuni tumori molti gravi (senza moolti risultati), mentre Lucentis per la cura della degenerazione maculare senile, morbo che colpisce oltre i sessant’anni e che può portare alla perdita della vista. Stesso farmaco, come detto, ma prezzi diversi: una dose di Avastin viene fissata tra i 15 e gli 80 euro, mentre una di Lucentis raggiunge e supera i 900 euro.

I due colossi del farmaco si accordano quindi per spartirsi il mercato. Roche (che controlla Genentech, dove uno scienziato italiano aveva scoperto il principio attivo) non registra il farmaco per la cura della malattia agli occhi, incassando alte royalties dalla Novartis per la commercializzazione del Lucentis. Ma Novartis controlla oltre il 33% del capitale di Roche, e quindi incassa, oltre ai proventi dalle vendite, la propria quota di utili. Il tutto è documentato da scambi epistolari, telefonate e incontri. Addirittura, è stato avviato un lavoro certosino per diffondere allarmismo tra i pazienti sulla reale efficacia di Avastin e per sabotare ricerche indipendenti che dimostravano l’esatta equivalenza terapeutica dei due farmaci. 

Scrive Roberto Mania su Repubblica.it: “Poi c’è il lavoro di lobby sulla stampa specializzata, sulle commissioni parlamentari, sugli organismi del ministero. Per il servizio sanitario nazionale tutto questo si è tradotto, per il solo 2012, in una maggiore spesa di 45 milioni di euro. La Regione Emilia Romagna ha calcolato che con il costo sostenuto per acquistare dosi di Lucentis avrebbe potuto assumere 69 medici, oppure 155 infermieri, oppure 193 ausiliari, oppure, infine, effettuare 243.183 visite specialistiche. E ancora: secondo la Società oftalmologica italiana (Soi) ci sono circa 100 mila pazienti che, a causa dei costi elevatissimi di Lucentis spesso non compatibili con i budget dei singoli ospedali, non riescono ad avere accesso alla cura”.

La Novartis ha “respinto in maniera decisa l’accusa”, annunciando ricorso al Tar.