Qui l’uomo muore: L’Intenzione del Volo riporta in scena Gaber, raccontando l’individuo e le sue contraddizioni

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Sabato 21 giugno verrà nuovamente portato in scena lo spettacolo “Qui l’uomo muore”; dopo Imola, San Martino in argine e Tossignano, è la volta di Fruges, nei pressi di Massa Lombarda, mentre arriverà nel Ravennate in occasione della Festa dell’Unità.

Definirlo concerto è riduttivo, così come omaggio. E’ l’uomo il protagonista, inteso come persona, come volto e non come maschera, l’uomo nella sua essenza, senza barriere, finzioni o filtri. L’intenzione del Volo è una raccolta, ovvero un insieme di studi che hanno permesso di dare vita a veri e propri spettacoli teatrali, partendo dalla vastissima produzione di Giorgio Gaber.

“Qui l’uomo muore” propone i testi, le prose e le musiche del cantante-attore milanese, eseguiti live in un trio di chitarra, violoncello e voce. I due musicisti, rispettivamente Elisa Gazzelli al violoncello e Davide Villani alla chitarra, con la voce di Andrea Faccioli – il quale ci ha rilasciato un’intervista che pubblicheremo nei prossimi giorni -, riescono a proporre un grande concerto e un ottimo spettacolo di prosa.

Lo spettatore non assiste solamente a una straordinaria intesa musicale con ricchi arrangiamenti, ma viene come preso per mano in un viaggio in cui il connubio tra musica e parole risulta perfetto. “Qui l’uomo muore” riesce a strappare una risata, un sorriso e anche una lacrima a coloro che assistono  perché, oltre che intrattenere un pubblico numeroso, riesce a toccare la sfera più intima di ciascuna persona. Il fine della musica, così come quello delle parole, d’altro canto è proprio questo, oltre che raccontare la vita, deve saper far ridere e anche riflettere, questa è la legge del racconto teatrale. E Elisa Gazzelli, Davide Villani e Andrea Faccioli ci sono sempre riusciti. Anche stavolta.