MILANO – Momenti che hanno portato il pensiero agli anni di piombo. Il tutto, però, non per motivi legati alla politica ed all’eversione, ma per favorire un’evasione. Un commando di quattro persone armate oggi a Gallarate è entrato in azione per far evadere è l’ergastolano Domenico Cutrì, condannato in appello per l’uccisione di un polacco di 22enne freddato a colpi di pistola nel 2006 a Trecate (Novara). Cutrì, secondo l’accusa, fece eliminare l’uomo perché riteneva che avesse fatto delle avances alla sua fidanzata. Durante l’assalto di oggi è morto dopo una sparatoria con la Polizia Antonino Cutrì, uno degli assalitori e fratello dell’ergastolano ora in fuga. Momenti di paura, quindi, a Gallarate, ma non era un film poliziesco ambientato nella Milano degli anni ’70, era solo la realtà.